ACEC

Giudizio: Accettabile-riserve/complesso/dibattiti Tematiche: Amicizia; Anziani;

Soggetto: Nel soggiorno di una casa di vacanze al mare, in un luogo imprecisato dell’Italia centrale. E’ mattina. Agata ha dormito male e si è alzata. Letizia la raggiunge. Sono in camicia da notte, si siedono, cominciano a parlare. Cercano di programmare la giornata ma ogni volta che accennano ad uscire ogni scusa è buona per cambiare discorso e passare ad altro. Manca l’acqua calda nella doccia, una vicina suona alla porta. E intanto i discorsi si intrecciano: qualche acciacco, la propria condizione fisica, gli anni giovanili durante la guerra, la verginità, la prima volta. Agata e Letizia poi litigano fortemente, e Agata piange. Più avanti parlano delle paure che segnano la vita. Ricordano le rispettive storie d’amore, ne misurano l’intensità, e ora é Agata ad alzare la voce e a provocare il pianto di Letizia. Ancora una volta arriva la proposta di uscire. Ma le due donne dicono: “Siamo vecchie”.

Valutazione Pastorale: Si tratta di un film decisamente ‘sperimentale’, com’è nelle abitudini di Daniele Segre, regista da sempre dedicatosi ad un cinema calato nelle realtà meno gratificanti e meno evidenti della vita quotidiana con l’obiettivo di scuotere in qualche modo il torpore dei ‘generi’ e delle ‘definizioni’. Qui c’è una sola inquadratura fissa in B&N dentro la quale per 83′ si muovono (stando sedute, uscendo e rientrando) le due protagoniste. Tanto è spoglia e disadorna la scena, quanto si infittisce e si intensifica il dialogo. Le due donne parlano molto, tra loro o nei momenti in cui restano sole. Ne escono due ritratti femminili indubbiamente sofferti e dinamici, cui la fissità dell’inquadratura conferisce maggior forza espressiva. Fondamentale appare l’adesione al progetto delle due attrici, che costruiscono due donne con tante variazioni umorali e sentimentali. Forse la sfera interiore non è interamente approfondita, ma la radiografia di un’età delicata è ben studiata e scandagliata. Film difficile, anticommerciale, che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, con riserve per qualche passaggio meno sorvegliato, e complesso per indicarne l’insolito taglio narrativo adatto a dibattiti.

Utilizzazione: più che per la programmazione ordinaria, il film si indirizza per occasioni mirate, come avvio ad una riflessione sul tema della vecchiaia, e sul tipo di linguaggio adottato dal regista. Attenzione è da tenere per i minori in caso di passaggi televisivi.