GAZZETTA DI REGGIO

Per Daniele Segre venire a Cavriago è stato come un ritorno a casa.
Il regista, infatti, è cittadino onorario dopo che nel 1997, proprio qui, ha girato il film dal titolo “Paréven funnighi”.
La storia è quella di un paese intero, Cavriago, che nel 1.950 decide di costruire una sala cinematografica per la collettività:
è il Cinema Teatro Nuovo, oggi Novecento. Segre volle documentare il grande sforzo collettivo che compirono coloro che, mattone dopo mattone, lo realizzarono. Sullo schermo raccontò delle risa e dei pianti di quei momenti, recuperò le storie dei protagonisti di quell’impresa. E lo fece proprio in quel cinema, il Novecento, facendo parlare i protagonisti„ che raccontarono la loro avventura. Naturalmente nella loro prima lingua, il dialetto, «Girare questo film è stato magic:o e divertente, un viaggio a ritroso nel tempo per raccontare la storia di un sogno che si realizza: la costruzione di un cinema per tutto il paese e la speranza di vivere in pace dopo la guerra appena vissuta. Una piccola grande storia messa In scena con la realtà» si legge sul sito del regista. Con quella pellicola partecipò alla Mostra del Cinema di Venezia: da Cavriago partirono i protagonisti in pullman, per partecipare alla proiezione. Fu un grande successo. Quello stesso anno, :l’allora vice presidente del Consiglio Walter Veltroni partecipò alla proiezione della pellicola proprio al cinema Novecento. Segre era tornato a Cavriago nel 2009, per il ventennale della rivista “23 marzo”. Per l’occasione venne riproposta la pellicola di “Paréven :funnighl”. Insomma, il legame tra Segre e i cittadini di Cavriago è forte. E’ di vecchia data.