Gentili iscritti alla newsletter di Daniele Segre,
abbiamo il piacere di comunicarvi che nei giorni scorsi sono terminate le riprese  di Morituri il nuovo film di Daniele Segre interpretato da Tiziana Catalano (Aurora), Donatella Bartoli (Nora), Luigina Dagostino (Olimpia).                           Regia, soggetto,sceneggiatura,montaggio Daniele Segre, fotografia Luca Bigazzi, costumi e scenografia Elena Bosio, suono in presa diretta Edgar Iacolenna, arpa Gabriella Bosio, una produzione I CAMMELLI S.a.s, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Il 15 gennaio alle ore 21.00 presso lo spazio teatrale di San Pietro in Vincoli a Torino (Associazione Culturale ACTI Teatri Indipendenti) sarà presentato lo studio teatrale.

 

Sullo sfondo della sezione loculi di un cimitero s’incrociano le vite di tre donne di mezza età: Nora, Aurora e Olimpia. La zitella, la divorziata e la vedova. Tre vite sospese tra la rassegnazione e l’attesa. Tre vite a rischio necrosi.

Nora, responsabile del settore loculi, puntigliosa nel lavoro e fin troppo riservata nel privato, intrattiene con le foto dei defunti un dialogo giornaliero, fitto di cerimonie, premure e confidenze. Come se fossero loro, i morti, gli unici depositari dei suoi pensieri più intimi. Al mondo dei vivi la donna riserva invece un distacco e una freddezza le cui ragioni affiorano a tratti nel soliloquio coi trapassati, a tratti nei bruschi alterchi con Aurora.  Quest’ultima, che bazzica il cimitero per rubare i fiori dalle tombe e rivenderli in giro per locali, è una tipa gioviale e dalla parlantina sciolta, a volte fin troppo. In particolare non sa starsene senza l’auricolare del telefonino perennemente collegato. Le telefonate che riceve (dalle amiche ma soprattutto dall’agenzia per incontri alla quale si è iscritta nella speranza di conoscere l’anima gemella) infastidiscono Nora e sono il principale motivo dei taglienti battibecchi tra le due.  Se Nora s’è come chiusa alla vita, Aurora spera ancora – forse illudendosi – di avere dalla vita un’altra occasione, almeno sentimentale.  Olimpia, più anziana delle altre due, è una donna distinta, colta e sofisticata. È una di quelle che, al primo sguardo, capisci subito che dalla vita hanno avuto tutto. Ma, nel suo caso, forse questo tutto non è bastato.

Nel corso di una nottata di veglia organizzata nel cimitero, alla luce dei lumini votivi e della scritta al neon Riposate in pace, le tre donne saranno protagoniste di una fantasmagorica messa in scena delle rispettive e personalissime inquietudini.