http://www.daringtodo.com

In libreria da oggi per Feltrinelli Real Cinema, “Vivere e morire di lavoro”, di Daniele Segre: quattro film in due dvd, accompagnati dal libro “Un cinema sul lavoro, un cinema del lavoro” di Peppino Ortoleva. “Fondata sul lavoro”, dice dell’Italia il primo articolo della Costituzione Repubblicana, un pilastro di progresso e civiltà che da troppo tempo ormai l’acqua cattiva della barbarie corrode alla base, nell’indifferenza di un tempo in cui i diritti si trasformano in chimere. Tra i volti e le voci dei lavoratori che sono la carne e il sangue del cinema di Daniele Segre, tra Dinamite e Sic Fiat Italia, passando per Asuba de su serbatoiu e Morire di lavoro, passa un ventennio di controrivoluzione dei diritti in Italia, un tempo senza pietà per i vinti in cui una lotta di classe alla rovescia ha scatenato un’offensiva senza precedenti contro molto di ciò che i nostri padri avevano conquistato in materia di dignità del lavoro. Una Spoon River che ritroviamo, lucida e diretta, in tante storie di soprusi e diritti negati fino al prezzo della dignità e della vita. Perché, forse, tornare indietro è ancora possibile.
I quattro documentari sono: Dinamite (1994), Asuba De Su Serbatoiu (2001), Morire di Lavoro (2008), Sic Fiat Italia (2011) Daniele Segre ha costruito con coerenza negli anni un cinema che non solo documenta il lavoro come terreno del conflitto sociale ma ci aiuta a comprenderne la complessa realtà personale e collettiva. I suoi film sono fatti di uomini e di donne, e anche di cose e paesaggi, che ci si svelano nella loro drammaticità e anche nella loro inattesa, e intensa, bellezza.