Daniela Sanzone / Tam Tam Cinema

Un documentario “salva” gli operai dal licenziamento? Tutto nasce da un breve servizio del T3 nazionale andato in onda venerdì 7 Luglio. Daniele Segre è davanti allo schermo, ma lo segue distrattamente. Lo colpisce d’improvviso l’immagine di un operaio intervistato. Non tanto perché ha un cartello con la scritta: “Siamo disposti a tutto”. Non solo perché insieme ad altri cinque colleghi ha occupato una fabbrica, in Sardegna, e dorme sopra un serbatoio di gas propano. Ma soprattutto perché si presenta al telegiornale mascherato. Come un terrorista. Come qualcuno che si deve nascondere o vergognare di qualcosa. “Un’immagine brutta da vedere, in un paese libero e civile”, commenta Segre.
Regista militante che, nel giro di due giorni, scoperto di che fabbrica si trattava e ottenuto un permesso dalla Scuola Nazionale di cinema, è partito alla volta di Cagliari, per raggiungere Villacidro, cittadina industriale di 16.000 abitanti. Qui è stato per quattro giorni al fianco di sei operai della Nuova Scaini di Villacidro, in provincia di Cagliari, ex Agip e poi privatizzata, i cui lavoratori, dopo essere passati da 500 a 154, settembre rischiano di essere messi alla porta il 18 settembre. Insieme, hanno deciso di fare un sit-in di fronte all’Agio, di dormire sui pericolosi serbatoi del gas.
E ieri, 20 luglio, gli operai hanno avuto un incontro con i vertici aziendali. Sono riusciti a riaprire le trattative, ottenendo dal liquidatore della Scaini i pagamenti per luglio e agosto. “Soprattutto – ha detto Walter Saiu, responsabile sindacale di Villacidro – l’Agip si è impegnata a favorire una nuova privatizzazione a condizioni migliori, rinunciando ai 26 miliardi di credito a favore del nuovo acquirente”. Ma l’occupazione e l’assemblea permanente continueranno. Il 25 luglio gli operai ripartiranno per Roma per un sit-in davanti al Ministero dell’Industria. Vogliono certezze sul ritiro dei licenziamenti. Forse, grazie al cinema, le avranno.