Franco Montini – La Repubblica

Un film che nasce dalla profonda indignazione per il tempo in cui viviamo». Così si esprime Daniele Segre a proposito di Mitraglia e il Verme, il suo film più recente, esempio di cinema estremo, tutto girato in un unico piano sequenza a macchina fissa frontale in unità di tempo, luogo e azione. Sullo sfondo dei Mercati Generali di Roma, il film mette a confronto due personaggi: il rozzo Mitraglia (Antonello Fassari) responsabile di contrattazioni ortofrutticole e strozzino, e il Verme (Stefano Corsi), un patito delle corse dei cavalli, guardiano dei bagni pubblici che Mitraglia frequenta assiduamente perché affettoda calcoli renali. Fra scontri verbali e fisici, pesanti ironie, disperazione e cinismo, il film è un atto di denuncia verso una società che ha dimenticato il valore della dignità. In attesa di trovare visibilità in sala, difficoltà comune a molti film indipendenti, Mitraglia e il Verme sarà presentato in anteprima oggi alle 16 alla Casa del Cinema. Seguirà un incontro con il regista e i protagonisti coordinato da David Grieco. Casa del Cinema, Largo Mastroianni 1, tel. 06.423601