Sandra Campanini/La Gazzetta di Reggio

Daniele Segre è da tempo legato alla nostra città: proprio qui negli scorsi anni ha girato alcuni documentari, tra cui «Paréven furmighi». Quest'anno il regista ha realizzato per l'azienda Usi della nostra città, della Provincia e in collaborazione con l'associazione italiana malattia di Alzheimer e dell'assessorato Sanità della Regione, il film «Tempo vero» che verrà proiettato in anteprima oggi (ore 15.30) — giornata mondiale dell'Alzheimer — all'hotel Astoria. «Tempo vero» è stato girato da Daniele Segre nella nostra città e vuole raccontare il mondo «ancora sconosciuto — spiega Segre — di coloro che si trovano nella particolare condizione di avere perso o di stare, a poco a poco, perdendo la propria mente». L'Alzheimer è infatti una forma cronico-degenerativa delle capacità mentali che si aggrava irreversibilmente con l'invecchiamento. Attualmente i soggetti colpiti dalla malattia nel mondo sono tra i 30 e i 40 milioni, in Italia si contano 500mila ammalati è, nella sola regione Emilia Romagna, sono stimati circa 49mila casi di diverse forme di demenza senile. «Tempo vero» intende affrontare un tema estremamente difficile con grande rispetto, discrezione e poesia; le testimonianze riprese raccontano la paura, la sofferenza, la solitudine, ma anche come, persino in un'esperienza che può far sentire così impotenti, si possano trovare ra-gioni per cui resistere. Alla proiezione, oltre al regista Daniele Segre, saranno presenti Giovanni Bissoni e Gianluca Borghi, rispettivamente assessore alla Sanità e assessore alle Politiche sociali della Regione, Roberto Ruini presidente della Provincia, Mariella Martini, direttore dell'Ausl e Simona Cavalieri, presidente della sezione reggiana di Aima. Daniele Segre si conferma così regista attentissimo ai temi sociali così come ha fatto in passato con le tematiche politiche: all'ultima edizione della mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, per esempio, l'instancabile Segre ha presentato un film-documentario intitolato «Asuba de su serbatoiu» (Sul serbatoio), girato nel luglio del 2000 sulla storia della Nuova Scaini di Villacedro, una fabbrica di batterie per il 20% di proprietà dell'Agip Petroli, che per più di tre anni ha combattuto una battaglia drammatica per garantire il futuro ai 152 operai rimasti. Da questa situazione è nata l'ennesima estrema protesta che ha portato — il 26 settembre scorso — al licenziamento di tutti gli operai.