Rassegna Online

Nella vicenda dell'Unità quella di ieri (giovedì 24 agosto) è stata una giornata ricca di eventi. Il direttore Giuseppe Caldarola si è dimesso, di fronte alle voci sempre più assidue riguardo al nuovo, possibile progetto editoriale affidato alla direzione di Furio Colombo. I giornalisti, per tutta risposta, hanno chiuso l'edizione on line (quella del giornale cartaceo virtuale in formato .pdf). Poi c'è stato l'incontro al ministero del Lavoro, che un po' di chiarezza l'ha fatta: la trattativa tra le parti (i dipendenti dell'Unità, i liquidatori, la cordata degli acquirenti) inizierà il 30 agosto, alla luce del sole. Infine è arrivata la conferma dal cdr dell'Unità: il quotidiano on line chiude, resta solo la parte del sito dedicata alle vicende interne del giornale, all'«Unità in lotta».

«C'e' la disponibilità di Dalai a un confronto con i lavoratori», ha dichiarato ieri il ministro Salvi al termine dell'incontro. Dal 30 agosto, dunque, si apre la trattativa sindacale vera e propria. Si discuterà di organico e progetto editoriale entro una vertenza trasparente che non sarà più veicolata esclusivamente dal tam-tam mediatico. Il cdr dell'Unità, nel suo ultimo comunicato, lo definisce un «dato positivo»: l'inizio di «una procedura normale» che «fino ad ora è stata evitata accuratamente, sostituita invece dalla preparazione sotterranea di un pacchetto confezionato (con numeri, progetto grafico e piano editoriale) da scodellare poi come fatto compiuto, magari giusto in tempo per il comizio conclusivo di Walter Veltroni il 17 settembre alla Festa nazionale dell'Unità a Bologna».

«L'Unità in lotta», quindi, sarà l'unica parte attiva on line: «con tutte le informazioni sulla trattativa – informa ancora il cdr -, con il forum che sarà arricchito, con tutte le idee, gli scritti, i disegni, i filmati e i contributi di chi finora ha mantenuto alto l'interesse per la testata. Sono già previsti gli interventi audio di Dario Fo e il promo del film che Daniele Segre ha girato sulla crisi de l'Unità, in video. Oggi, all'apertura della «Festa-senza Unità» di Bologna, «avverrà con una conferenza stampa dei lavoratori alle 16 e 30, nella quale racconteranno la complicata vicenda del giornale».

Da giorni i dipendenti dell'Unità manifestavano «sconcerto, delusione, rabbia», per le voci che si rincorrevano sul futuro assetto del quotidiano, per la candidatura di un nuovo direttore (Furio Colombo) messa in circolazione dai media. «Continuano le indiscrezioni di stampa – protestavano i lavoratori del quotidiano -, le voci pilotate sul futuro de l'Unità. Tacciono le fonti ufficiali, ma non i tam tam mirati. Un giorno qualcuno scrive che la cordata guidata dal dottor Dalai avrebbe posto come condizione irrinunciabile per l'acquisto della testata la formula magica di 70 (40 giornalisti, 30 poligrafici). Il giorno successivo il numero sale a 75 (tante grazie), e si parla di un piano editoriale già pronto con tanto di nomi del possibile direttore (Furio Colombo) e del condirettore (Antonio Padellaro), i quali interrogati da alcuni colleghi confermano. Al Tg1 Furio Colombo ha addirittura parlato di come immagina il nuovo giornale. Notizie, piccole e grandi giochi, che non fanno che aumentare un clima di sospetto in una situazione già drammatica».