Teatro Stabile di Torino

DOSSIER IFIGENIA
da Euripide

Dal 01/10/2007 al 30/10/2007
Ottobre 2007
date in via di definizione

traduzione Edoardo Sanguineti
con Valentina Bartolo, Fausto Cabra, Enzo Curcurù, Paola De Crescenzo, Lino Guanciale, Alberto Onofrietti, Franca Penone, Francesco Rossini, Elia Schilton, Maria Grazia Solano, Marco Toloni, Nanni Tormen
adattamento e direzione Elie Malka
scene, costumi e luci Bernard Michel
parti filmate Daniele Segre
Fondazione del Teatro Stabile di Torino

Ifigenia in Aulide è senza dubbio uno dei testi più importanti della letteratura teatrale mondiale. Ma oggi non possiamo più pensare di mettere in scena quest’opera così come avveniva nel V secolo a.C. Eppure Ifigenia, così come tutta la tragedia greca, possiede in sé valori che sono assolutamente contemporanei, validi in ogni epoca.
Detto questo, penso che il nucleo fondante di ogni tragedia sia il Coro: se capiamo quale fosse la funzione del coro, possiamo forse avvicinarci al segreto profondo della tragedia, di ogni tragedia.
Quindi, accostandomi ad Ifigenia, mi sono chiesto quale fosse il ruolo del Coro: un coro composto da donne di villaggio, che raccontano degli eserciti greci che muovono per la guerra contro Troia. Raccontano dei soldati, delle armi, dei condottieri: insomma, sono quasi delle croniste di guerra. Il Coro in Ifigenia sembra quasi avere il compito che hanno oggi i nostri corrispondenti dal fronte, quelli che raccontano per i giornali o per la televisione quanto accade in Iraq, in Afghanistan, in Rwanda…
Ecco, allora, un aspetto assolutamente contemporaneo della tragedia, una visione moderna di questo testo. Una visione, però, che crea non pochi problemi: come concepire, oggi, il vento che spinge le navi verso la guerra? Quel vento necessario che porta al sacrificio di Ifigenia?
Dunque, dobbiamo cercare di tradurre sulla scena, in una visione contemporanea, con dei valori contemporanei, quel che la tragedia raccontava e mostrava nell’antica Grecia: questa è la sfida che rivolgo agli attori del nucleo stabile di Torino.
Ho già visto all’opera la compagnia in occasione della bella lettura scenica di Didone, e ho già fatto con gli attori e le attrici degli incontri: mi sembra un gruppo molto affiatato, pieno di entusiasmo e di energie. Bravi attori e attrici, che hanno percorsi diversi ma tutti molto interessanti, con cui mi auguro riusciremo a lavorare bene.

Elie Malka
(testimonianza raccolta da Andrea Porcheddu)