Il 17 gennaio 2011 è morta Dania Doni protagonista indiscussa del film Parèven furmìghi (sembravano formiche) che ho girato nel 1997 a Cavriago (RE). Ho conosciuto Dania quando ho iniziato la preparazione del film

che voleva raccontare con i veri protagonisti l’epica storia della costruzione del cinema a Cavriago nei prima anni ’50 del secolo scorso: Dania è stata tra le prime a presentarsi per conoscermi e capire cosa volevo fare. Sono rimasto subito colpito dal suo temperamento, dalla sua passione per la vita e dalla sua capacità di essere diretta  e ironica con gli altri. E’ lei che nel film balla il boogie woogie con Macaia, è lei che canta una canzone francese, è lei che racconta delle prime riviste a Cavriago chi cui è stata protagonista negli anni ’50 e ’60, è lei che racconta l’impegno dei cittadini a costruire insieme un cinema per tutti, è lei che ammonisce affinchè non si ripetano più gli orrori del nazifascismo.

Nel 1997 il film è stato invitato al Festival di Venezia , in un’intervista intitolata Le formiche diventano stelle pubblicata  il 30 settembre 1997. Dania dichiarava   a Riccarda Masetti di Paese Nostro : “Quando abbiamo girato, stavo attraversando un brutto periodo per problemi familiari e di salute, perciò ero un po’ titubante se accettare o no. Poi ne sono stata felice. Non immaginavo questo successo in un’età in cui generalmente si è messi da parte; è molto consolante, meraviglioso. Segre ha saputo tirare fuori da ognuno di noi quello che avevamo dentro. Ha colto quell’autoironia che abbiamo: noi ‘cavriaghini’ siamo gente che ha sempre la battuta pronta, che smitizza le situazioni”.

L’ultima volta che ho incontrato Dania è stato sabato 4 aprile 2009 quando  è venuta a prendermi alla stazione di Reggio Emilia per accompagnarmi a Cavriago dove ricorreva il 20° anniversario della rivista “23 Marzo” ed era prevista la proiezione del film, per tutto il giorno siamo rimasti insieme, l’ultimo fotogramma di quell’incontro è lei verso mezzanotte che mi abbraccia forte con affetto,          mi sorride e si allontana nella notte.

Cara Dania mi mancherai.

Daniele