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Doppia anteprima nazionale martedi' 12 febbraio per Morire di lavoro, il film di Daniele Segre dedicato alle morti bianche. Martedi' mattina alla Sala del Cenacolo – Camera dei Deputati ci sara' un'anteprima alla presenza del presidente della Camera Fausto Bertinotti, la sera poi alla Casa del cinema il film sara' presentato al ministro del lavoro Cesare Damiano e ai segretari sindacali Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Il film, prodotto da I Cammelli con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund e l'importante contributo del sindacato delle costruzioni che da anni si batte contro le morti nei cantieri e' dedicato a tutte le persone che hanno perso la vita nei luoghi di lavoro. Nel parlare di morti sul lavoro, il film rilancia la centralità del mondo del lavoro operaio. Un susseguirsi di volti e parole, immagini simbolo delle citta' e delle regioni protagoniste (Torino e Piemonte; Milano e Lombardia; Napoli e Campania; Roma e la Nazione), dove il racconto dei lavoratori morti è affidato a voci fuori campo di attori in dialetto, napoletano e bresciano o con l'accento straniero a testimoniare le Italie rappresentate nel film. Una telefonata annuncia la disgrazia: qui inizia il racconto dalla viva voce dei protagonisti, i lavoratori edili, che comunica senza alcuna retorica o facile lacrima la condizione di chi opera nel settore edile. Il film staziona come in una laica via crucis ed indaga sulle tante sfaccettature che compongono questo universo: la logica dei subappalti al massimo ribasso, il lavoro nero, il caporalato, l'illegalità, l'arbitrio delle applicazioni dei dispositivi di sicurezza, l'inadeguata applicazione delle normative vigenti, l'immigrazione, l'usura, l'orgoglio professionale, le illusioni, le trasferte, il dolore, la precarietà, l'amore, le Italie, i controlli, i diritti, i doveri, il rispetto, la pensione, gli orari, le lavoratrici, i giovani, gli anziani, la fretta, il domani ti metto in regola, i mutilati, le vedove, gli orfani.