postato da blog di Bruno Vergani

Fotografa, pianista, donna in cammino, memoria storica? Si è anche questo, ma c’è di più; quel quid misterioso, unico e irripetibile che le parole stentano a comunicare e invece le immagini, quando oneste, riescono a raccontare.

Buona la fotografia e il montaggio, ancor meglio la regia. Segre ce l’ha fatta a raccontare l’anima di Lisetta. Film ben scritto e realizzato, biografia vista dall’alto tutt’insieme, che nell’emanciparsi dalla successione cronologica va rapido e congruo alla vocazione del personaggio protagonista, al suo demone. Il filo rosso delle sue “vite” affiora dall’eterogeneo e armonizza contrasti d’immagini e suoni.

Il film perde forza nell’ultima parte, quella che rendiconta e testimonia l’esperienza spirituale di Lisetta, il suo incontro con la mistica indiana e la costruzione dell'Ashram di Cisternino in Puglia, dove risiede. Lì si avverte uno scostamento, il percorso del personaggio sembra collassare, inciampare, smarrirsi. Mistica esotica, campanelle che suonano petulanti nel tempio appaiono banali; altra qualità, altro spessore rispetto alla prima parte del film. Difficile valutare se l’incongruenza sia ingrediente del percorso esistenziale della protagonista, o momento di debolezza nella narrazione filmica.

il DVD è acquistabile on-line nel sito ufficiale di Daniele Segre: www.danielesegre.it