Gentili iscritti alla newsletter,

è già passato un anno da quando il film “Morire di lavoro” è stato presentato in anteprima alla Camera dei Deputati a Roma il 12 febbraio 2008.

Credo sia tempo di fare un bilancio di un anno per me e per il film molto importante. Un bilancio indubbiamente positivo, rafforzato anche dal fatto che la società I Cammelli ha prodotto il film e lo sta distribuendo.

“Morire di lavoro” è stato proiettato in quasi tutte le regioni italiane, nelle città,

nei paesi, nei cinema, nelle biblioteche, nelle scuole, nelle parrocchie,

nei convegni sulla sicurezza. E’ stata un’esperienza straordinaria!

Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato a realizzare questo film,

dalla collaborazione indispensabile del sindacato delle Costruzioni della Cgil, 

al sostegno del Piemonte Doc Film Fund; a tutti coloro che hanno voluto presentare il film in Italia; ad Articolo21 ed al suo portavoce On. Giuseppe Giulietti per aver promosso l’anteprima a Roma e l’appello per far trasmettere il film dalla RAI http://www.articolo21.info/9/appello/la-rai-trasmetta-il-film-morire-di-lavoro-di.html; grazie all’ANMIL di Piacenza che mi ha voluto assegnare un riconoscimento che mi onora e che mi stimola ad impegnarmi ancora di più. Grazie anche a tutti coloro che in questo anno hanno scritto e parlato del film, dai quotidiani alle riviste della carta stampata e on line su internet, dalla radio alla televisione, da quella pubblica a quella privata.

Un bilancio anche con delle ombre, che ha visto il film rifiutato alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2008 e ignorato dalla RAI per la messa in onda; un problema serio e grave che va oltre al mio film ma che riguarda tante altre opere a cui è negata la visibilità e su cui il servizio pubblico nazionale dovrebbe profondamente riflettere ed agire.

Vi do appuntamento alla prossima newsletter e vi ringrazio per l’attenzione.

Dal 13 gennaio 2009 “Morire di lavoro” è su Facebook

(http://www.facebook.com/pages/morire-di-lavoro/45239703732?ref=nf),

questa scelta vuole rappresentare un’occasione in più per attivare una comunicazione più diretta e proficua per diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e non solo. Confidiamo nella partecipazione di tutti coloro che vorranno iscriversi per offrire un contributo ulteriore di riflessione.

Per informazioni e richieste di proiezioni pubbliche di Morire di lavoro scrivere a: moriredilavoro@gmail.com